giovedì 15 dicembre 2011

FILO e MENA

La vena poetica  non si spegne
e le menti penelopine  di rime son tutte pregne.
E' stato bandito un concorso.
o Musa vienimi in soccorso,
sveglia la mia mente inetta
e la poesia sia bene accetta.
Cantami, o diva, delle P.E.N.E.L.O.P.I l'ira funesta
perchè nessun si presta
e anche Monti ci fa abbassar la testa,
con far gentile ,sì,e non con allusioni
come il porco Berlusconi.
Come Tremonti, attenta alle pensioni
e non vede le tensioni.
Nel prender le misure lui pure sbaglia,
 e noi non sfuggiamo all'usura 
mentre la crisi ci attanaglia.
Di torti ormai piena è la tazza,
orsù ,scendiamo tutte in piazza
 a presentar le nostre proposte
e ci diano risposte!
Ascoltino le nostre opinioni
e non  facciano i sornioni ;
han sempre fatto la parte dei leoni,
ora considerino le nostre intenzioni:
si mettano da parte, in posa,
e rispettino, così, le quote rosa.
E tu , caro Passera, sii sensibile alle nostre esigenze,
a tutti restituisci le frequenze:
NON VOGLIAMO L'INFORMAZIONE  MENDACE E BANALE
che Berlusconi ci lascia con l 'appropriarsi del "digitale".
Avvicinatevi a P:E:NE.L:O:PE, fanciulle belle ,
cercherem di salvar la pelle
tessendo insiem la tela
per navigare a spiegata vela.

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