Un'alba alata
colora i tuoi occhi
appollaiati sullo stretto
Volteggia su un brano di cielo
il tuo sorriso coi gabbiani
Spazia fra le due sponde
la mente tua rapita
Ti sprofonda nel mistero
l'idillio coi rapaci migratori
PAM!...PAM!...
Cade l'innocente albanella pallida
Cade la tua innocenza
travolta da sordi schioppi
Nei tuoi chakra frullano
dolore e indignazione
PAM!...PAM!...
Con palpebre ancora umide
dal tuo petto accigliato
esplode un urlo d'aquila
a denunciar lo scempio
Distese le ali del coraggio
voli a contrastar barbarie
percorrendo insidiose piste
dove le sfide contano,
le minacce incombono,
le ritorsioni colpiscono
E ne paghi il prezzo
Ma piu' rovi
lacerano le tue ginocchia
piu' angeli umani ti sorreggono
e ti onorano d'alloro
E dai lo scacco agl'inferi
Pur consapevole
che vittoria e sconfitta
sono anelli continui
d'una interminabile catena
Lentamente
arretrano i giorni
dell'insidioso vento di primavera
per l'albanella pallida e il grillaio
per la cicogna e il falco pecchiaiolo
Nuovi tempi protetti
ti restituiscono
lo sguardo fresco
sul mare di Messina,
ci restituiscono
l'incanto dei rapaci in volo,
ci restituiscono
il rispetto sopito per noi stessi,
migranti passeggeri
di un fragile pianeta.
Maria Pia Urso
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